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Published on: dicembreArte

VIII Edizione dicembre.ARTE

“Arte e colore nel cinema, tra ironia e poesia”

 

Il giorno 27 novembre 2014, si è tenuta presso la sede dell’Associazione Culturale “La Farandola” l’inaugurazione dell’8° Edizione del dicembre.Arte – “Arte e colore nel cinema, tra ironia e poesia”. Ogni volta che si è invitati ad un evento culturale dell’Associazione, è come se per “magia” il tempo si fermasse, la cura con cui ogni cosa è seguita, proposta, allestita, sono segnali non solo di scrupolo, ma di vera passione… una qualità che è in “dono” solo a quelle persone che fanno della cultura il proprio “credo quotidiano”. Sono compiaciuta nel costatare ancora una volta la polifunzionalità con cui l’Associazione riesca in poco tempo a passare da una manifestazione all’altra, pochi mesi or sono c’era allestita la mostra dedicata al fumettista Andrea Pazienza, a ottobre l’apertura dell’anno accademico, oggi il dicembre.Arte. E’ sorprendente, la capacità e la passione di questa realtà Associativa… non solo territoriale. La mostra espositiva è un passaggio armonioso tra arte e cinema, i visitatori sono “conquistati” dai manifesti esposti, la scelta di questi, il percorso proposto dalla Direzione Artistica è, di fatto, una ricerca profonda di come in molti casi il cinema abbia preso dall’arte le idee per sviluppare pellicole favolose.

 Si resta affascinati, quando ci si sofferma nel visionare nella galleria centrale le opere realizzate dall’artista e Presidente dell’Associazione “La Farandola” Romina De Cesaris. I suoi dipinti, (come evidenzia il Vicepresidente dell’Associazione Giuseppe Tramontana) sono l’espressione di una ricerca attenta dei particolari, la minuziosità con cui trasferisce l’idea alla praticità, è un qualcosa che esterna con assoluta naturalezza, come se alle tante teorie artistiche voglia rispondere con la manualità di chi ama profondamente il suo lavoro. Ecco questo è l’esempio che i tanti giovani presenti oggi dovrebbero recepire… per diventare un giorno bravi artisti. L’inaugurazione è proseguita con un incontro culturale dal tema: “Arte contemporanea nel cinema…”. All’incontro hanno partecipato Giammarco Palmieri Presidente del V Municipio di Roma Capitale, Daniela Molina, giornalista scrittrice e Presidente dell’Associazione IrideEventi, Reinhard Pfingst architetto – scultore, Maurizio Attisani pittore e scrittore e il Direttore Artistico dell’Associazione Culturale “La Farandola” Franco Massimi. Presenti gli alunni delle scuole superiori  degli Istituti Scolastici: I.I.S. “Europa” Virginia Woolf”  e il IV Liceo Artistico Statale A.Caravillani entrambi di  Roma, i Docenti e il Dirigente Scolastico  dell’Istituto Comprensivo Via Luca Ghini di Roma Prof.ssa Carla Mazzocchi, che da anni  è sempre attenta e partecipe con il proprio Istituto alle iniziative proposte dall’Associazione, ma soprattutto pronta nel trasmettere agli alunni del plesso scolastico da lei diretto quell’interesse forte verso l’arte. Dopo un breve saluto iniziale del Presidente dell’Associazione Romina De Cesaris, che ringraziava i presenti per l’ampia partecipazione all’evento, evidenziando il lavoro che il direttivo e i soci ogni volta svolgono con successo, confermando che i risultati si ottengono con una fusione di sinergie, prerogativa assoluta per ottenere ciò. Il Massimi (coordinatore in parte del dibattito) ha spiegato brevemente il perché di questa edizione del dicembre.Arte 2014, ponendo in risalto due aspetti ben precisi tra arte e cinema: il primo è quello che la pittura è stato un punto di riferimento per i registi, i quali hanno ripreso immagini pittoriche per i loro film l’esempio di Pasolini in “Mamma Roma”(1962) con scene di pittura classica del Mantegna, oppure l’ultima cena di Leonardo da Vinci, sono l’emblema di questa “sinergia”. Il secondo punto sono i manifesti elaborati dagli artisti. La cinematografia crescendo ha cominciato ha prendere artisti anche importanti per divulgare il proprio prodotto, si firmavano con uno pseudonimo per non farsi riconoscere, in seguito grazie alla Pop.Art il manifesto è diventato un vero e proprio stile artistico di cui l’emblema è certamente l’artista statunitense Andy Warhol. Rileva inoltre, che visivamente rimane più impresso nella mente un quadro più che una scena di un film, questo testimonia ancora di più l’importanza della pittura nel cinema. Alla Molina è posta la domanda inerente, un suo pensiero sui manifesti cinematografici, la sua risposta non si basa solo su discorso del cinema, ma è ampliato anche al teatro con vari i manifesti che l’artista Toulose Lautrec al dedicato nello specifico al Moulin Rouge.

Aggiunge che negli anni i pittori hanno sempre considerato il manifesto, un’arte commerciale secondaria rispetto ai quadri, ma in realtà aggiunge come dimostra la mostra allestita all’interno di questi spazi, ogni singolo manifesto è di fatto un quadro. Spiega successivamente in maniera semplice ma efficace, come ci sia un forte collegamento tra pittura e cinema, questo è evidenziato con i passaggi per la realizzazione di un film. Si parte dal soggetto, successivamente si abbozza una storia per poi affrontare due passaggi che sono fondamentali: la sceneggiatura e, la parte “visiva” più comunemente chiamato “storyboard”. Quest’ultima è assai importante perché attraverso il disegno si deve rappresentare ogni scena (come di fatto accade per i fumetti), questo è fondamentale per far sì che un produttore possa essere invogliato al film. Ci sono stati negli anni registi-pittori come Luigi Veronesi, Mario Schifano, Federico Fellini, sono solo alcuni che personalmente disegnavano le sceneggiature, questo per confermare ancora una volta quanta attenzione fosse mostrata all’argomento. Si nota nel salone l’attenzione del pubblico all’argomento segno di curiosità ma soprattutto d’interesse. L’intervento del Reinhard è su un concetto  ben specifico: scultura e architettura nel cinema, mette in risalto come tanti scultori abbiano lavorato tantissimo con il cinema per quanto riguarda la scenografia, soprattutto per ciò che riguarda, i grandi “colossal”, non solo all’interno di studi cinematografici ma sopratutto all’aperto, cita nello specifico una sfinge in gesso costruita a Torre Astura (vicino Roma), per la realizzazione di un film, questo dimostra che l’artigianalità è assai indispensabile per la riuscita cinematografica. Aggiunge inoltre che oggi la tecnologia avanzata ha ridotto sensibilmente la creazione dell’artista. Tra le arti non c’è gerarchia, non c’è il moderno e l’antico, ogni cosa deve essere fatta con una spinta interiore forte questo è indispensabile soprattutto per i giovani.

Al Palmieri, è chiesto se nel guardare un quadro gli sia capitato di assoggettarlo a un film o viceversa. La memoria lo riporta nel tempo a una pellicola del 1982 del regista statunitense Spielberg “E.t. -L’extraterrestre” la scena in cui l’extraterrestre tocca il bambino, quell’immagine gli ricorda la creazione, anche se ovviamente è una sua personale considerazione, aggiunge che il cinema ha sempre attinto dalla pittura e dalla scultura in termini di fotografia e scenografia. È posta al Palmieri, una domanda da parte di Giuseppe Tramontana l’arte e il cinema nel nostro territorio?… Il nostro territorio risponde, presenta delle ottime condizioni affinchè tale sinergia funzioni. Nel ‘900, ma soprattutto nel secondo dopoguerra dal punto di vista cinematografico è stato un continuo “set”, registi come Pasolini, Rossellini, i fratelli Citti, la stessa Anna Magnani, sono stati una fonte d’ispirazione del neorealismo italiano, una radice storico- culturale che è ben presente. In questo territorio aggiunge il Palmieri, sono presenti strutture pubbliche importanti: un cinema, due teatri, quattro centri culturali, oltre ad una rete di associazioni attente al discorso culturale, questo è in concreto   un’idea di città nuova, bella e funzionale ma, nello stesso momento incide in positivo sul sistema dei rapporti sociali e di comunità. Si mostra favorevole a un incontro con chi ha competenze in materia per affrontare e sviluppare una progettualità territoriale ad ampio respiro. Una citazione particolare è nei confronti dell’Associazione, evidenziando che ogni qual volta è invitato o partecipa a incontri culturali è colpito dalle presenze degli Istituti Scolastici, segno di un ottimo lavoro e di un servizio propositivo che vede nei ragazzi e ragazze i fruitori diretti di ciò, dando a loro la possibilità di interagire direttamente con gli artisti.

 L’intervento di Attisani è molto profondo, definisce l’arte una forma personale: io, l’essere e il superiore, una ricerca d’immagini in movimento. Il cinema continua l’artista, è definito la settima arte, insieme alla poesia, letteratura, musica, l’architettura, la scultura, e altre discipline che arricchiscono ancor di più il nostro bagaglio culturale. Attisani, aggiunge che il cinema ha rappresentato movimenti artistici importanti, dove i pittori stessi sono diventati conseguenzialmente produttori d’immagini cinematografiche. L’intervento è stata apprezzato molto dai presenti, la forma schietta dell’artista unita a una dialettica profonda e sincera mostrano come a oggi si possa fare cultura con capacità.

Presente tra gli altri, il Vicepresidente Vicario dell’Assemblea Capitolina On. Franco Marino, il quale intervenendo ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa proposta dall’Associazione soprattutto per la professionalità mostrata e l’organizzazione dell’evento, rimanendo sorpreso in positivo per la presenza dei tanti giovani studenti e Docenti Scolastici.

Entità di questo spessore piene di energia e vogliose, sono da citare come esempio di cultura.