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Published on: dicembreArte

XIII EDIZIONE dicembre.ARTE

Evento patrocinato dalla Regione Lazio e da Roma Capitale

In collaborazione con la Redazione LA FARANDOLA NEWS e Biff – (Biblio Farandola Fumetto)

Dedicare la XIII edizione del dicembre.Arte alla storia della Bauhaus è stata certamente non solo un’occasione per celebrare il centenario della sua nascita, che ha rappresentato negli anni ’20 prima della Seconda guerra mondiale un’attività culturale e democratica importante, ma anche per aver istituito una scuola tecnica-artistica di arte e design capace di portare avanti anche un’azione di riforma sociale rivolta non solo alla Germania. Una scuola di sperimentazione che ha valorizzato non solo l’arte intellettuale ma ha concentrato l’azione su un programma di studi innovativi allo scopo di stimolare ogni studente a capire le proprie potenzialità artistiche, per partecipare alla creazione di una società in cui l’arte e l’artigianato, concorrono alla realizzazione di un opera d’arte totale.

Per il Bahaus quello che conta è l’opera d’arte unitaria. La grande architettura in cui non c’è una linea di demarcazione fra l’arte monumentale e quella decorativa. Come descriveva nel programma didattico l’architetto, designer e urbanista tedesco Walter Adolph Gropius, fondatore della stessa, nel 1919 prima a Weimar e poi a Dessau in Germania: “Noi tutti dobbiamo tornare all’artigianato! Non esiste infatti un’arte professionale”. Diceva ancora… “Non c’è alcuna differenza sostanziale tra l’artista e l’artigiano”. L’ artista è un artigiano a livello superiore”. Gropius ha elaborato per la scuola obiettivi chiari: “Riunificare in una nuova architettura, come sue parti inscindibili, tutte le discipline pratico-artistiche: scultura, pittura, arte applicata e artigianato”. E per sottolineare la convergenza delle arti applicate verso la nuova architettura  chiama la scuola “Bauhaus” (casa del costruire).

Per questo importante spaccato di storia all’interno della nostra “galleria artistica” abbiamo voluto ambientare attraverso i colori lo stile Bauhaus, esponendo non solo il percorso del periodo storico-culturale che lo ha reso indiscusso, ma anche quello di aver relativo ad alcuni oggetti di design che lo hanno ricordato. Facendo un’attenta riflessione ci siamo resi conto di quanto si avvicini a noi la filosofia di questa scuola. Chiaramente facendo le dovute proporzioni, legate al tempo e ai diversi cambiamenti tecnologici. Molte discipline che pratichiamo nei nostri laboratori sono molto simili, lo studio del disegno, la pratica dell’utilizzo del colore, la manipolazione della creta, la progettazione e il design artistico. Anche la pratica teorica ha la sua importanza, prendendo come riferimento gli studi di Itten, Kandinsky, Klee, ecc.

Infatti l’esposizione dei lavori e dei progetti realizzati dagli allievi della scuola dell’Associazione hanno rappresentato le tematiche  artistiche: “colore, musica e movimento”, ricordando gli insegnamenti degli artisti di quella scuola.

In un periodo come questo, di forti cambiamenti culturali, sociali e tecnologici una cosa per noi non è cambiata, e anche questa ci avvicina alla scuola della Bahaus: la “percezione della vita”. Ne sono la riprova gli eventi artistici e non solo che abbiamo ampiamente documentato negli anni… e di fatto realizzato. Come l’architettura nella periferia della città di Roma, la pittura, la scultura, l’incisione, la fotografia, la musica in tutte le sue forme ed espressioni, classica, moderna, etnica, il teatro, dove l’allievo può sperimentare ciò che ha appreso, l’editoria e  gli incontri interculturali, l’ambiente e l’archeologia. Questo pur breve periodo storico, ricco di intuizione e innovazione, rappresenta per noi ancora oggi un insegnamento, uno stimolo… una grande fonte d’ispirazione!