Franco Massimi racconta la sua esperienza artistica vissuta interpretando motivazioni, memorie e prospettive del suo percorso pittorico
Nel proseguire la stagione culturale 2009, l’Associazione ha proposto attraverso il Ministero dei Beni e le Attività Culturali, nello specifico la Soprintendenza del Museo degli Strumenti Musicali a Roma, una serie di eventi mirati alla valorizzazione dell’arte in tutto il suo splendore.
Questo straordinario Museo, cornice ideale per questo tipo di manifestazioni, è costituito in gran parte dall’importante collezione privata del tenore Evan Gorga, il quale in cambio di un vitalizio e del pagamento dei debiti contratti dallo stesso negli anni cedette i suoi beni allo Stato.
Il Museo aperto al pubblico dal 1974 è collocato a ridosso del centro di Roma, in un’ex caserma militare denominata palazzina Samoggia.
La mostra pittorica antologica di Franco Massimi dal titolo Viaggio all’interno di un artista rientra a pieno titolo in un valido progetto museale.
È stato un itinerario espositivo composto di sessanta opere pittoriche, in cui Franco Massimi racconta la sua esperienza artistica vissuta interpretando motivazioni, memorie e prospettive del suo percorso pittorico. Il pubblico ha potuto conoscere e osservare da vicino i vari passaggi stilistici.
Opere dagli anni Novanta, dove l’influenza della pittura di fine ’800 richiama i macchiaioli toscani. In altre opere, un riferimento alla pittura impressionista francese, specie nei paesaggi dove l’artista li ha dipinti quasi tutte en plein air.
Proseguendo il percorso della mostra, alcune composizioni ricordano la pittura metafisica e un altro periodo racconta l’evoluzione artistica, esprimendo nella sua arte una pittura astratta geometrica, tratteggiata da segni arcaici, da tutto il suo archetipo poetico racchiuso in sé.
Questa capacità di agire in campi apparentemente lontanissimi, con il figurativo e l’astratto, è un altro indice che non fa rinunciare ad alcuna delle possibilità offerte dai linguaggi dell’arte. Linguaggi che hanno arricchito l’uomo, nella comunicazione, nella condivisione, e nello sviluppo culturale. Attualmente, nel nostro paese, non c’è più una grande attenzione nell’arte pittorica come nel passato.
In altri paesi gli artisti vengono sostenuti attraverso borse di studio, investimenti, e finanziati come se fossero una risorsa importante, la nostra sensazione è che in Italia le istituzioni pubbliche sembrano concentrare la loro attenzione su un numero ristrettissimo di artisti già consacrati dal sistema internazionale, una scelta questa ormai convalidata da tempo.
Siamo impegnati nel proporre mostre d’arte non solo di artisti di arte contemporanea con una grande ricchezza ed esperienze vissute, ma diamo anche attenzione alle nuove generazioni su cui il nostro paese deve puntare per arricchire il patrimonio culturale del futuro.