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Published on: BIFF Biblio Farandola Fumetto

Un Agente Segreto a Roma

Janitor significa “custode”, “guardiano”, e in genere è riferito a qualcuno che si prende cura di un edificio, di una struttura. Janitor è il titolo di una serie di avventure a fumetti realizzata da due fuoriclasse dell’editoria franco-belga: Yves Sente e François Boucq.

Il protagonista si chiama Vince, è una guardia del corpo dei servizi di sicurezza del Vaticano, e nella prima avventura L’angelo di Malta è incaricato di accompagnare sull’isola del Mediterraneo monsignor Ornello per una importante transazione diretta ad acquistare da un mercante d’arte una reliquia dal valore inestimabile. Quella che sembra una missione di routine in pochi attimi si trasforma in un inseguimento per le strade dell’isola, e solo grazie alla perizia di Vince l’emissario del papa riuscirà a portare a termine la sua missione. Per Vince allora si aprono le porte del corpo dei servizi segreti vaticani più temuto e segreto della Chiesa: i Janitor. Sono soltanto dodici al mondo, agiscono sempre da soli, e non si conoscono tra loro, se qualcuno viene chiamato a essere un Janitor significa che uno degli altri si è riunito al Signore. Le avventure di Vince si svolgono in giro per il mondo, ma naturalmente la base è Roma, in un Vaticano dove intrighi, misteri e corruzione la fanno da padrone. L’idea della serie venne al disegnatore François Boucq, uno dei più interessanti autori francesi, in epoca oltremodo sospetta; la pubblicazione in Francia del primo dei cinque albi infatti risale al 2007, in pieno periodo Codice Da Vinci, per intenderci. Boucq, accreditato nella serie anche come co-sceneggiatore, confessa: “Mi interessava l’idea di sviluppare una storia contemporanea su ciò che potrebbe essere collegato ai discendenti dei monaci guerrieri. Il Vaticano è una cornice che ti permette di toccare tutto: potere, esoterismo, spiritualità…”.

Quanto a Yves Sente, è oggi uno dei più importanti sceneggiatori dell’area franco-belga; nato a Bruxelles nel 1964 e laureato in Legge con specializzazione in Affari pubblici e internazionali, entra nel 1991 alle Éditions du Lombard come redattore capo, e già l’anno successivo diviene direttore editoriale. Nel 2000 esce La macchinazione Voronov, la seconda storia di Blake e Mortimer (eroi indiscussi del fumetto belga d’avventura) realizzata dopo la morte del creatore Edgar P. Jacobs, e a firmarla è proprio Sente. Il successo delle tre storie della serie scritte da Sente è tale da aprirgli la strada per essere considerato l’erede di Jean Van Hamme, maestro indiscusso del fumetto belga degli ultimi anni, che gli lascerà la curatela di due suoi cavalli di battaglia, le serie Thorgal e XIII. Il disegnatore e ideatore di Janitor, Francois Boucq, è invece francese, nato a Lille nel 1955. Ha alle spalle una produzione sterminata e di grande successo, avendo anche lavorato con i più importanti scrittori del settore: con Pierre Christin ha realizzato Les leçons du Professeur Bourremou, con Jerome Charyn La moglie del mago e La bocca del diavolo, con Alejandro Jodorowsky Faccia di luna e la bellissima serie western Bouncer.

Il segno di Boucq, pur rispettando i canoni di realismo del fumetto d’avventura francese, si evidenzia per il carattere e la personalità che esprime attraverso un uso personale del tratteggio/chiaroscuro che un occhio attento può individuare sotto la mimesi del colore digitale e tipografico, ma che è evidentissimo se si ha l’occasione di vedere gli originali, che sono realizzati a china e pennello su carta, come da tradizione. L’ulteriore valore aggiunto dell’opera di Boucq consiste nel montaggio della pagina e nella scelta raffinatissima delle inquadrature, fornendo una lezione imperdibile per chi volesse cimentarsi con una storia a fumetti in formato “francese”, 88 vignette di media a pagina). Roma, base operativa del Janitor, è multiforme nella narrazione; è il rifugio sicuro (vi si trova la camera di Vince che abita in affitto dalla signora Grazietta e da cui si reca in Vaticano con la moto) ma è anche il centro di un potere politico e finanziario spesso disumano. Boucq la rappresenta evitando per quanto possibile le “cartoline”, ma non mancando mai di evidenziare il fascino della città più ricca di storia e di arte del mondo, anche solo nel limitato spazio dei “fondini” delle vignette, esprimendo amore e ammirazione.

Roma compare solo a pagina 22 della prima storia, quando Vince torna dalla rischiosa missione a Malta il cui successo gli varrà la promozione a “janitor”, l’azione poi si sposterà in Siria e a Beirut, perché i nemici con cui Vince avrà a che fare fanno parte di un’organizzazione segreta che ha ramificazioni in tutto il mondo. Alla vicenda spionistica si intrecciano strane misteriose presenze, ombre di un passato ignoto e fantasmi legati alle origini del protagonista e del suo fratello gemello scomparso. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una lettura avvincente senza essere leggera, con il piacere di un disegno elegante e fortemente comunicativo. In Italia Janitor è stato pubblicato una prima volta dalle edizioni 001 nel 2012 in un albo brossurato contenente le prime tre storie della serie (e quindi lasciando a bocca asciutta chi voleva conoscere il finale del fil rouge narrativo, inoltre in un formato troppo piccolo per le tavole così ricche di particolari) e più recentemente, nel 2019,  nella collana Albi Avventura (numeri 43, 44 e 45 della serie) usciti in edicola in allegato alla Gazzetta dello Sport, questa volta in formato adeguato e con l’intera vicenda.

A cura di Claudio Ferracci – Direttore della Biblioteca delle Nuvole (Pg)