Skip links
Published on: Eventi

STUDI APERTI

Un’iniziativa dove l’arte non separa ma integra; perché l’arte per sua natura è in grado di unire e tenere insieme l’oggetto e il soggetto: pensiamo alla pittura, alla scultura, alla poesia, al cinema, alla musica ecc..

La grande recessione del 2008 è stata una delle peggiori crisi della storia del mondo occidentale. Una crisi non solo una economico-finanziaria ma anche culturale, poetica e morale. E come in tutte le grandi crisi, i processi evolutivi e creativi, rallentano.

Alla luce di questi fatti oggettivi, al di là delle vicende economiche e finanziarie complesse cui spetta al mondo della finanza e della politica dare delle risposte, pensiamo tuttavia che l’arte possa dare il proprio contributo alla riflessione critica di ciò che accade.

Per esempio tra le conseguenze della crisi potremmo citare l’allontanamento dalla natura, lo sviluppo di una sua rappresentazione imitativa e il conseguente disinteresse dell’uomo verso lo spirito. L’arte è lo strumento che ne fa scoprire, invece, la sua importante presenza. Da qui è nata la necessità di proporre un’iniziativa dove l’arte non separa ma integra; perché l’arte per sua natura è in grado di unire e tenere insieme l’oggetto e il soggetto: pensiamo alla pittura, alla scultura, alla poesia, al cinema, alla musica ecc..

Il secondo esperimento di Studi aperti, evento patrocinato dalle istituzioni di Roma Capitale, svoltosi all’interno dell’edificio industriale Castelli-Cannella a Roma, è stato, ancora una volta, una condivisione di esperienze creative attraverso le arti. Un progetto che ha messo in connessione artisti e spazi multifunzionali indipendenti attraverso l’organizzazione di una settimana d’arte contemporanea itinerante. Hanno partecipato all’iniziativa circa trentacinque artisti, tra cui pittori, scultori e fotografi emergenti, ospiti degli atelier dei maestri d’arte contemporanei, promuovendo così, in campo internazionale, la scena artistica più attuale della città. Il pubblico ha potuto dialogare con gli artisti e osservare con molta curiosità le varie tecniche pittoriche, scambiando con gli autori molte impressioni sullo sviluppo e sul significato delle opere.

L’occasione è stata propizia per approfondire argomenti specifici sull’archivio storico-artistico di Enrico Castelli, illustrando idee per il riordino del materiale in possesso dell’associazione anche attraverso una vera e propria catalogazione. Non è mancata la partecipazione entusiasta dei professori, dei maestri e degli alunni di alcune scuole del territorio, che hanno visitato i vari laboratori d’arte nelle aperture straordinarie settimanali appositamente allestite per loro.

Il confronto dinamico di ampio respiro ha visto per protagonisti sostanziali, oltre gli artisti con le proprie opere, anche critici, collezionisti e alcuni quotidiani e riviste specializzate. L’evento, organizzato nei soli giorni festivi per tutto il mese di aprile, oltre alla mostra collettiva a tema ed espressione libera, è stato arricchito da concerti musicali e improvvisazioni jazz.

Infine poeti e scrittori dell’associazione hanno declamato poesie e piccoli brani di letteratura, trasmettendo il loro patos al pubblico. Siamo convinti che favorire e promuovere queste integrazioni artistiche, oltre a rendere viva e vigile una comunità e a sostenere al meglio gli avvenimenti socio culturali di tutti i giorni, sia importante soprattutto per sviluppare un’azione propositiva e creativa da parte di tutti (associazioni riconosciute, istituzioni, scuole e privati).