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Published on: dicembreArte

I Edizione dicembre.ARTE

Il linguaggio della periferia

 

Dal 4 all’8 Luglio del 2007, dopo la prima rassegna d’arte contemporanea La realtà dell’invisibile, abbiamo realizzato, un altro imponente e ambizioso progetto artistico-culturale: La  I Edizione dicembre.Arte: Il linguaggio della periferia.

Patrocinato dall’Assessorato Cultura e Spettacolo della Regione Lazio, dalla Provincia di Roma, dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Roma, dall’Assessorato Periferie e Lavoro del Comune di Roma, dalla Commissione Cultura del Comune di Roma, dai Municipi V, VI, VII e X del Comune di Roma. Un faticoso impegno che ci ha portato a sviluppare un programma ricco di eventi organizzati in quattro sale espositive dislocate in ben quattro municipi della periferia est di Roma, avvicinando l’arte alla gente comune in un contenitore poliedrico su temi quali: ambiente, territorio, medicina, miglioramento della qualità della vita, musica e poesia.

Un evento che ha presentato l’arte a trecentosessanta gradi tra pittori, acquerellisti, incisori, scultori e fotografi, in una collettiva di circa settanta artisti.

I quartieri periferici di Roma interessati da questa rassegna itinerante nel corso degli anni hanno subito evidenti metamorfosi e le vie storiche che li attraversano hanno purtroppo perso prestigio rispetto ai tempi in cui la Prenestina era uno degli itinerari artistici più conosciuti, con la famosa area Tor Tre Teste, chiamata così per la presenza di un rilievo sepolcrale raffigurante tre personaggi. La Tiburtina, che fa riferimento all’antica città di Tibur, una perfetta fusione tra natura e storia; la Tuscolana, le cui origini risalgono all’epoca medievale, quando furono unificati antichi tracciati inizialmente spezzati; la Casilina, fiancheggiata a destra dalle mura Aureliane e a sinistra dai tesori architettonici dal valore inestimabile.

Lo scopo è stato quello di coinvolgere e trasformare gli artisti in sponsor, ognuno con la propria sensibilità e disponibilità, per un ambiente vivibile e a misura d’uomo, e l’arte è stata sicuramente il giusto veicolo che ha allontana la falsa credenza secondo cui in periferia si vive male e si vive peggio.

La volontà è stata quella di racchiudere nel concetto di “arte” l’espressione, il sentimento, la storia di quei luoghi.

Pittori, scultori, fotografi, poeti, aziende e amministrazione pubblica per una volta insieme, unite verso un unico fine: far conoscere l’arte a una platea più estesa.

Il programma ha raccolto opere artistiche e fotografiche d’autore su temi quali “Il linguaggio della periferia” e “Frammenti di campagna romana”, al fine di proseguire il progetto già iniziato.

Sul tema dell’ambiente è stata preziosa la collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale e l’Assessorato all’ambiente del Municipio Roma VII, proponendo al pubblico cinque percorsi guidati attraverso i parchi naturali‐archeologici dei vari territori tra cui il Parco Regionale suburbano Appia Antica, Parco Palatucci, la Riserva naturale della Cervelletta e il Parco di via di Bonafede, un percorso organizzato le sale espositive e partecipare agli eventi.

“Arte ambiente e medicina”, questo è stato l’argomento affrontato presso la sala Falconi, a Colle Aniene, un dibattito sulla medicina alternativa.

Tra le zone espositive anche il Centro Commerciale Casilino, i cui responsabili hanno accolto la nostra proposta culturale rendendosi disponibili e entusiasti.

Per la sezione Poesia la biblioteca comunale Gianni Rodari ha ospitato la mostra espositiva e un incontro con poeti, scrittori e artisti.

Sul palcoscenico del teatro Don Bosco, invece, oltre alla mostra espositiva è stato ospitato un concerto per violino con musiche del compositore tedesco Johann Sebastian Bach.

Le serate jazz hanno regalato vibrazioni e momenti di colore nei locali dell’edificio industriale Cannella-Castelli, dove l’arte e la musica si sono incontrate in un’armonia totale. Contestualmente a questo, tra i nostri soci si è cominciato ha parlare dell’artista Enrico Castelli e del suo archivio storico-artistico, avanzando anche un’idea concreta di riordino del materiale in possesso dell’associazione.

Sono state cinque giornate colme di cultura, emozioni e condivisione, impreziosite dalla grande partecipazione dei cittadini e delle istituzioni pubbliche e private, che hanno lasciato un segno indelebile in noi e negli artisti che hanno partecipato.