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X Edizione dicembre.ARTE

 La campagna romana del 900 nella pittura

 

Bisogna essere sinceri nel dire che le attese non sono state smentite. La manifestazione, patrocinata dal Consiglio Regionale del Lazio e dal Comune di Roma, è stata curata dal direttivo dell’Associazione con certosina attenzione, evidenziando ancora una volta la passione e l’amore con cui questa “splendida” realtà proponga sempre iniziative il cui “taglio” artistico non lascia mai indifferenti. Quest’anno per l’occasione si è pensato di ripercorrere uno spaccato di cultura a tanti poco conosciuto ma certamente di pregio artistico: La campagna romana del ’900 nella pittura dal 1 al 7 dicembre 2016.

La manifestazione si è aperta il giorno 1 dicembre 2016, il percorso proposto è stato un mix tra pannelli espositivi raffiguranti, attraverso una ricerca fotografica, l’inizio del movimento artistico, i personaggi che ne hanno fatto parte e le tele originali di Alessandro Battaglia. Il tutto correlato da scritti mirati fondati su un corposo progetto di base. Nel periodo della mostra sono stati esposti all’interno dei laboratori artistici dell’associazione i singoli elaborati che gli allievi del maestro Franco Massimi  hanno realizzato in occasione dell’evento, mostrando in maniera personale, le nozioni in materia che il maestro insegna ormai da anni applicati con metodo, danno risultati artistici importanti. L’apice della manifestazione si è avuto il giorno 2 dicembre con la mattinata divisa in due sezioni: un vero e proprio incontro culturale tra Arte e Fumetto; una sorta di cammino congiunto tra argomenti paralleli e intensi. Esistono quadri e disegni di artisti talmente famosi che tutti noi conosciamo, anche se, magari, non li abbiamo mai visti dal vivo nel museo che li ospita. Ma a volte viene spontaneo chiederci: “Il fumetto è arte?” Ebbene sì – a malincuore per tutti quelli che tale non lo considerano – perché rientra nella sua stessa definizione. Come si può negare che una qualsiasi opera prodotta da Hugo Pratt non sia arte ma solo un buon prodotto artigianale? Certamente Pratt in vita non si è mai autodefinito un “artista” ma è stato “riconosciuto” come tale da chi ha trovato nelle sue opere quei significati fondanti. L’incontro ha dunque voluto mettere in risalto il collegamento tra questi due favolosi “mondi”.

Al dibattito hanno partecipato: Franco Massimi (direttore artistico dell’associazione e ideatore della manifestazione) Renato Pallavicini (giornalista, ha lavorato per il quotidiano «L’Unità», in cui ha ricoperto diversi incarichi; da sempre appassionato lettore e collezionista di fumetti, ha curato sulla testata giornalistica la rubrica settimanale Il calzino di Bart, dedicata al fumetto), Luca Raffaelli (giornalista, saggista e sceneggiatore italiano, considerato uno dei massimi esperti italiani nel campo dei fumetti e dei cartoni animati, Claudio Strinati (storico dell’arte, ex dirigente pubblico e curatore scientifico di tantissime mostre in Italia e all’estero).

L’introduzione del presidente dell’Associazione Culturale “La Farandola”, Romina De Cesaris, è stata una sintesi del percorso decennale che fino a oggi è stato portato avanti a livello associativo, con enormi difficoltà ma con tante soddisfazioni professionali, a dimostrazione che solo lavorando con serietà e caparbietà si possono raggiungere risultati importanti.

Alla giornata hanno partecipato anche diverse classi dei plessi scolastici territoriali, grazie alla sensibilità di dirigenti scolastici come Wanda Giacomini (Istituto Comprensivo Cocconi di Roma), Tiziana Santoro e Pietro Trivieri (Istituto Comprensivo Statale “Via P.R.Pirotta” di Roma). L’incontro culturale della giornata si è aperto con l’intervento di Franco Massimi, il quale ha illustrato il progetto artistico di questa edizione: “La Campagna romana del 900 nella pittura” che, di fatto, trova un’analogia con l’evento proposto nel 2006 e 2007 dall’associazione stessa denominato “Frammenti di campagna romana”. Lo scopo di questo evento, ha detto Massimi, è quello di far conoscere e valorizzare quei luoghi artistici della campagna romana divenuti con il tempo periferia. Gli artisti fondatori di questo movimento, ha spiegato, sono Enrico Coleman e Onorato Carlandi, ai quali si è aggiunto poi Alessandro Battaglia, del quale sono state esposte nella galleria artistica dell’associazione alcune sue tele originali a olio che rappresentano la testimonianza di quanto proposto. L’intervento di Luca Raffaelli ci ha condotto al passato, a quando l’educazione dei genitori imponeva di considerare chi leggeva fumetti, bambini o adolescenti che fossero, come degli “ignoranti”, e per questo da “condannare” perché preferivano ai libri scolastici (segno di capacità intellettiva) il “banale” fumetto. Invece, sembra paradossale, i fumetti sono difficili da leggere, perché necessitano di una ginnastica mentale finalizzata a imparare una vera e propria “grammatica del fumetto”. Tra l’interesse dei presenti, ha aggiunto che è in fase di discussione una legge sul cinema che impone alle scuole l’insegnamento del linguaggio audiovisuale e delle tecnologie a esso connesse; Raffaelli ha proposto dunque di estenderla anche allo studio sul linguaggio del fumetto, perché questo nasconde potenzialità e segreti straordinari. In questo momento ci sono delle opere a fumetti, ha detto, che sono tra le cose più belle che l’arte stia proponendo al genere umano, ricche d’intensità, di valore e soprattutto d’immenso spessore artistico. Per questo, ha concluso Raffaelli, questa biblioteca, che nasce all’interno di un “magico spazio culturale”, vi sorprenderà e nello stesso momento darà a voi tutti modo di scoprire un mondo fantastico e ricco di contenuti. Renato Pallavicini ha posto l’accento su come il fumetto, nato cento anni fa insieme al cinema, non sia rivolto solo ai ragazzi, ma è un linguaggio complesso che può essere recepito a tutte le età. Ci sono fumetti per ragazzi e veri libri per adulti. Sono nate le graphic novel (un genere narrativo in cui le storie hanno la struttura del romanzo), che hanno permesso al fumetto di entrare nelle librerie e di diventare argomento di lettura per gli appassionati. La Biff (Biblio Farandola Fumetto), che sta nascendo all’interno dell’Associazione, non deve diventare soltanto un luogo di catalogazione, conservazione e tutela di un patrimonio librario, ha detto Pallavicini, ma ambisce a essere un centro vitale di diffusione della cultura del fumetto e dell’illustrazione aperto a tutti. Con questo spirito propositivo, ha concluso, ci stiamo impegnando tutti affinché si possa raggiungere tale proposito. Claudio Strinati ha ammesso che la BIFF nasce sotto i migliori auspici di professionalità, visti i personaggi di spessore culturale che sono i “garanti” di questo progetto così impegnativo e rivolto a qualsiasi fascia di età. Il fumetto, ha aggiunto, stimola i ragazzi a quella “magia” che è definita da tanti esperti del settore “amore per l’arte”. Il personaggio del fumetto, ha precisato Strinati, può essere contemporaneamente importante e complesso, e ognuno di noi può di fatto rispecchiarcisi dentro. Rispetto all’arte può essere certamente più interessante per i giovani, e dunque questa biblioteca, ha detto, deve essere lo spunto per quel processo di crescita che i ragazzi devono possedere. I fumetti, ha continuato poi, sono dei ricordi indelebili, lui stesso da ragazzo ha confessato di aver letto Walt Disney, storie che raccontavano la vita reale ma in modo fantasioso; i protagonisti erano le persone del quotidiano che diventavano simboli di comportamenti familiari. Ha citato (non a caso) il maestro Michelangelo Merisi, a tutti noto come Caravaggio, il quale grazie alla grande abilità dell’artista Milo Manara nell’opera Caravaggio La tavolozza e la spada, è stato ritratto con il volto di un grande disegnatore: Andrea Pazienza. È un’opera, ha concluso Strinati, che rispecchia attraverso la fantasia di Manara un fumetto in maniera personale, facendo rivivere un grande artista dal suo arrivo a Roma, alla fine del 1500, fino alla fuga dalla Capitale. E questo è quanto di più importante può accadere unendo “un fumetto d’autore con la storia artistica”.

Come detto, dunque, la mattinata del 2 dicembre è stata l’occasione per inaugurare (con tanto di taglio del nastro) la Biff (Biblio Farandola Fumetto), la prima biblioteca della Capitale dedicata interamente al fumetto e all’illustrazione; nascita concomitante con il decennale dell’Associazione Culturale “La Farandola”. Perché tutto questo? Semplice, in linea con le finalità culturali dell’Associazione si è pensato a quanto sia importante la conservazione e la diffusione della Letteratura Disegnata. Il tutto passa necessariamente per la conoscenza delle opere che hanno segnato la storia del linguaggio fumettistico, i massimi esempi delle potenzialità artistiche che come per magia si uniscono tra loro… per poi diventare l’entità desiderata. È stato un “sogno” che sul territorio è diventato realtà. Curiosando tra gli scaffali pieni di fumetti, i partecipanti alla manifestazione sono stati positivi e unanimi nel riconoscere il raggiungimento di un obiettivo grazie allo sforzo di “un gruppo di caparbi!”